Long straddle e strangle
Quali accorgimenti per rendere profittevoli queste strategie in opzioni?
Long straddle e lo strangle: qui sotto un payoff tipico della strategia long straddle.
Una forma a “V” che accende i sogni di grandi profitti a fronte di rischi limitati.
Ma prima di lasciarsi andare alle fantasie sui profitti sfrenati bisogna entrare meglio nella questione.
Long straddle: definizione e obiettivi
Lo straddle e lo strangle sono due popolari strategie di trading in opzioni che prevedono l’acquisto di un’opzione call e di una put con la stessa data di scadenza.
Queste strategie vengono utilizzate quando i trader prevedono movimenti significativi del prezzo dell’attività sottostante, ma sono incerti sulla direzione del movimento.
Uno straddle long prevede l’acquisto di un’opzione call e di un’opzione put con lo stesso prezzo d’esercizio e la stessa data di scadenza.
Questa strategia viene utilizzata quando il trader ritiene che l’attività sottostante subirà un movimento di prezzo significativo, ma è incerto sulla direzione (al rialzo o al ribasso).
L’obiettivo di uno straddle long è quello di trarre profitto dalla volatilità o dall’entità del movimento di prezzo piuttosto che dalla sua direzione.
Long straddle: opportunità e rischi
Il rischio potenziale di un long straddle è limitato al premio totale pagato per le opzioni call e put.
Questo può far sembrare particolarmente vantaggiosa questa strategia in opzioni.
Ma…
Se il movimento del prezzo non è sufficiente a coprire questo costo, il trader può subire delle perdite, parziali o integrali.
La contropartita è il potenziale reddituale.
Il potenziale di profitto massimo di un long straddle, infatti, è teoricamente illimitato sia al rialzo che al ribasso, a seconda dell’entità del movimento del prezzo.
Long straddle: un esempio per chiarire i concetti
Vediamo un esempio pratico di strategia long straddle, per fissare i concetti di cui sopra.
Acquistate un’opzione call con un prezzo d’esercizio di 50 dollari per un premio di 2 dollari.
Acquistare un’opzione put con lo stesso prezzo d’esercizio di 50 dollari per un premio di 3 dollari.
Costo totale dello straddle: $2 (premio call) + $3 (premio put) = $5.
Risultati:
Se il prezzo delle azioni si muove significativamente verso l’alto o verso il basso, il trader può ottenere un profitto.
Se il prezzo delle azioni rimane relativamente stabile, il trader può subire una perdita pari al premio pagato.
Long strangle: la variante più economica del long straddle
Il costo totale di uno straddle può rivelarsi troppo oneroso per il trader, che quindi può decidere di agire diversamente.
Uno strangle è simile a uno straddle, ma prevede l’acquisto di un’opzione call e di un’opzione put con prezzi d’esercizio diversi, entrambi out of the money (OTM) e con la stessa data di scadenza.
Obiettivi, rischi e opportunità sono gli stessi del long straddle, ma cambia l’esposizione monetaria.
Utilizzando opzioni OTM, infatti, il costo di uno strangle è solitamente inferiore a quello di uno straddle.
Il rischio potenziale è sempre limitato al premio totale pagato per entrambe le opzioni, e il potenziale di profitto massimo è sempre teoricamente illimitato sia al rialzo che al ribasso, a seconda dell’entità del movimento di prezzo.
Long strangle: un esempio chiarificatore
Vediamo un esempio anche di questa variante.
Acquistare un’opzione call con prezzo d’esercizio di 55 dollari per un premio di 2 dollari.
Acquistare un’opzione put con prezzo d’esercizio di 45 dollari per un premio di 2 dollari.
Costo totale dello strangle: $2 (premio call) + $2 (premio put) = $4.
Risultati:
Se il prezzo delle azioni sale o scende in modo significativo, il trader può ottenere un profitto.
Se il prezzo delle azioni rimane relativamente stabile, il trader può subire una perdita pari al premio pagato.
Straddle e strangle: cosa dice la statistica?
Per tracciare un verdetto in materia di long straddle e strangle dobbiamo conoscere la statistica.
La statistica applicata alle serie finanziarie parla chiaro: i mercati tendono a compiere movimenti limitati per la maggior parte del tempo, mettendo a segno forti rialzi o ribassi soltanto in poche, rare, occasioni.
Questa consapevolezza porta molti trader in opzioni a ribaltare la direzione delle strategie di tipo straddle e strangle.
Sebbene questa pratica consenta di maturare profitti consistenti per molte settimane o mesi, espone tuttavia a rischi sostanziosi in pochi momenti, che a volte capitano.
La storia insegna che i movimenti marcati, in un senso o nell’altro, capitano sistematicamente ogni 2-3 anni, ormai.
Quando simili movimenti si verificano, si generano facilmente perdite rilevanti, anche oltre il 90% del capitale disponibile.
Non è infrequente assistere a situazioni nelle quali centinaia di trader si trovano in poco tempo a perdere tutto il proprio capitale o quasi.
Straddle e strangle: basta mettersi long, dunque?
La domanda, dunque, sorge ora spontanea: perché non invertire semplicemente le operazioni, andando long invece che short?
La risposta non è così semplice, purtroppo, per una serie di ragioni.
La prima: l’impatto psicologico delle strategie long,
Comprare straddle e strangle, infatti, significa subire perdite più o meno marcate per la maggior parte del tempo, per poi ricavare profitti sostanziosi soltanto in poche occasioni.
Dopo che si sono subite forti perdite prolungate, del resto, è difficile lasciar correre le situazioni particolarmente favorevoli fino alla loro scadenza, perché si subisce la pressione psicologica del “e se poi torna indietro?”.
Vedere il segno positivo dopo tante operazioni andate male genera facilmente lo stress della gestione del profitto, a volte peggiore di quello derivante dalle perdite.
Straddle e strangle: mettersi long non significa avere risultati speculari alla versione short!
Invertire il segno degli straddle e degli strangle non significa, purtroppo, invertire il segno dei profitti/perdite della variante short.
Al di là del problema psicologico di cui sopra, c’è anche un problema formale: quando si compra, si compra solitamente ad un prezzo sbilanciato verso i venditori, quindi nella parte alta dello spread denaro-lettera.
Quando si vende, invece, ci si posiziona solitamente nella parte bassa dello spread, più vicino ai compratori.
I premi incassati con le vendite, quindi, tendono ad essere minori di quelli pagati negli acquisti.
Il payoff, di conseguenza, non è speculare, nei due casi.
Long straddle e long strangle: come tentare di vincere?
La domanda che ci siamo posti, in un lungo studio pubblicato nel numero di settembre 2023 di QuantOptions Academy, è se non possano esistere metodologie utili a portare a proprio favore l’esito di queste strategie long.
Ci siamo chiesti come procedere in due ambiti diversi, e forse complementari:
– filtrare le entrate, limitando quindi il numero di operazioni, cercando di isolare soltanto quelle a maggior probabilità di successo;
– introdurre manovre correttive da applicarsi in itinere, in funzione di determinati eventi.
I primi risultati dell’analisi, molto generali, a dire il vero, sembrano supportare le nostre convinzioni in relazione all’opportunità di muoversi soprattutto nella seconda direzione di studio.
Stiamo comunque ancora portando avanti il lavoro di ricerca e presenteremo i risultati finali non appena saranno disponibili.